6 Luglio 2018 Intellectual Property Unit / News / News_it/en 0 Comment

BLOCKCHAIN & IP

Il concetto di tecnologia blockchain, introdotto per la prima volta nel 2008 dallo pseudonimo Satoshi Nakamoto, si riferisce alla possibilità di creare un database condiviso e trasparente, in grado di registrare e tracciare transazioni e risorse; inizialmente sviluppato per gestire ed avere prova degli scambi avvenuti tramite bitcoin, ovvero una valuta digitale basata sulla crittografia (criptovaluta), la blockchain è una tecnologia capace di un impatto rivoluzionario su diversi settori.

La blochchain funge da registro pubblico e condiviso che si aggiorna automaticamente; questa specie di libro contabile consente agli operatori del network di: archiviare e trasferire informazioni sotto un elevato grado di certezza grazie all’utilizzo di un algoritmo; avere copia pubblica e aggiornata, in tempo reale, dei dati grazie ad una sincronizzazione delle informazioni; garantire e tracciare l’identità digitale del soggetto  che autorizza gli scambi. I vantaggi della tecnologia blockchain sono molteplici: digitalizzazione di documenti, valute e contratti, in quanto tutto si trasforma in codice, senza tuttavia perdere concretezza, favorendo così una facilità dei trasferimenti di valore a prescindere dall’ubicazione geografica dei soggetti; integrità e sicurezza degli scambi che vengono validati, confermati e annotati all’interno di un registro unico, pubblico e universale, senza la necessità di intermediazioni di broker o agenti; assenza di una plancia di comando che permette una gestione delle transazioni non centralizzata, bensì basata su di un “network peer-to-peer”  che risulta essere meno governabile dall’alto e meno attaccabile;  implementazione di un sistema di trustless asset management che permette il superamento del modello monetario e del commercio elettronico basato sulla fiducia; disintermediazione dei modelli monetari, finanziari e commerciali fondati sulla fiducia a terze parti; irrevocabilità delle transazioni che ne rende più accurata la relativa traccia.

La blockchain, oltre l’ambito delle criptovalute, può essere usata per registrare e certificare ogni tipo di contenuto digitale (testo, immagine, fotografia, video ed altro), garantendo la “paternità” dell’opera sia dal punto di vista della creazione, sia in fase di registrazione che in un possibile giudizio in tribunale. In riferimento ad un’opera, i possibili casi di applicazione includono: prove sulla creazione e autenticazione di provenienza; tutela dei diritti di proprietà intellettuale; controllo e tracciabilità della “catena d’utilizzo”; prove di originalità; gestione dei diritti digitali; tutela e applicazione degli accordi IP attraverso contratti intelligenti; trasmissione di pagamenti in tempo reale ai titolari dei diritti IP; anticontraffazione.

In merito alla specifica applicazione della tecnologia blockchain nell’ambito del diritto d’autore, bisogna partire dal presupposto che quando vengono caricate delle opere su Internet, risulta difficile mantenere il controllo sulle stesse e monitorare chi le sta usando e per quale scopo. L’uso della tecnologia blockchain come registro IP permette di tracciare la “catena d’utilizzo” dell’opera attraverso un sistema di licenze, sublicenze e assegnazioni, disabilitando contestualmente un licenziatario nel momento in cui risultano scaduti i suoi diritti. La blockchain offre un’opportunità di registrazione di un’opera digitale in modo irrevocabile e trasparente e conferisce agli autori delle prove sull’autenticità e la proprietà dell’opera stessa; inoltre, a causa dell’assenza di una regia di gestione centralizzata, l’invio di dati avviene in modo rapido, sicuro ed economico, snellendo la catena degli intermediari e registrando in modo indelebile tutte le tracce precedenti. La tecnologia blockchain permette di tutelare la paternità di un’opera attraverso l’inserimento nella stessa di un frammento di codice in cui sono registrate tutte le informazioni più importanti: autore, data di creazione, descrizione, licenze di uso; in tal modo si rende più difficile la contraffazione dell’opera stessa  e la conseguente perdita del relativo valore economico. Altri vantaggi dell’applicazione della blockchain in questo ambito sono: possibilità di effettuare micro-pagamenti con costi di transazione quasi nulli; trasparenza circa l’intero ciclo creativo-produttivo; gestione semplificata di eventuali iniziative di crowdfunding.  Oggi diverse società  si occupano di certificare il diritto d’autore tramite la tecnologia blockchain, offrendo servizi economici e veloci. Un esempio è Blockai, piattaforma che consente di trascinare il file da registrare sulla relativa interfaccia del sito, generando a quel punto un certificato che, grazie all’ID della transazione, non potrà essere contraffatto. Un altra piattaforma è Polline, la quale utilizza la tecnologia blockchain per tutelare la paternità dell’opera digitale; una volta inserito nella blockchain il contenuto da proteggere, Polline rilascia il certificato di paternità con ID della transazione e una data certa.

La funzionalità della blockchain nel tracciare chiaramente i diritti di proprietà intellettuale potrebbe trovare applicazioni anche nel campo dei marchi. In quanto database diffuso che conserva la traccia di ogni  operazione effettuata al fine di evitare possibili frodi, la tecnologia blockchain consentirebbe alle aziende di verificare se un potenziale marchio risulti identico o simile a marchi già esistenti; inoltre, si potrebbero raccogliere tracce circa l’uso effettivo di un marchio, informando immediatamente gli uffici competenti e riducendo così l’onere delle imprese di raccogliere le relative prove dell’uso; infine, avendo il potenziale per creare un sistema unificato di transazioni a livello mondiale, la blockchain potrebbe consentire l’implementazione di un “sistema di registro IP intelligente”, riconosciuto in diversi paesi e che potrebbe fungere da soluzione centralizzata per la registrazione e la conservazione di tutti gli eventi riguardanti la vita di un diritto IP registrato.

Un’altra caratteristica utile della blockchain sono i contratti “smart IP”, più comunemente chiamati contratti intelligenti, e che potrebbero migliorare la gestione delle vendite e delle concessioni di licenze  su di un’opera. Un contratto intelligente si basa su di un codice di programma che ha la capacità, in via del tutto autonoma, di far eseguire e rispettare un determinato contratto; ad esempio, in campo IP, permetterebbe di eseguire automaticamente delle licenze in caso di utilizzo di un’opera. I termini del contratto sono, quindi, pre-programmati, in modo da evitare ulteriori oneri e costi amministrativi a carico delle parti; si possono associare dei micropagamenti per l’utilizzo dei contenuti, consentendo ad un potenziale utente di effettuare un pagamento nei confronti dell’autore in cambio di questo utilizzo; di conseguenza, quest’ultimo può essere remunerato senza dover sostenere i costi elevati delle transazioni delle reti finanziarie esistenti. La piattaforma Ujo Music, ad esempio, ha implementato la tecnologia blockchain nel proprio modello di business per rettificare ciò che descrive come “inefficienza nell’industria musicale”; in una collaborazione con cantautrice britannica Imogen Heap, è stata infatti pubblicata la sua canzone “Tiny Human” su blockchain; in questo modo, gli utenti sono stati in grado di acquistare licenze per scaricare, trasmettere, remixare e sincronizzare la canzone tramite contratti intelligenti, con ogni pagamento suddiviso automaticamente sulla blockchain e inviato direttamente a Imogen Heap. Questo esempio dimostra come la tecnologia Blockchain sta trasformando il canale della distribuzione digitale, offrendo agli artisti degli strumenti per controllare e sfruttare meglio le loro opere creative ed ottenere una remunerazione equa ed efficiente.

Davanti agli scenari sopra descritti, si può ben comprendere quanto potrà risultare cruciale l’utilizzo della tecnologia blockchain nel prossimo futuro, offrendo un sistema affidabile e trasparente  che vieti ad ogni singola parte la possibilità di effettuare modifiche a quanto  già registrato. Non da ultimo, la stessa EUIPO ha più volte sottolineato l’importanza di esplorare il potenziale di tale nuova tecnologia in termini di garanzia dell’inalterabilità dei dati condivisi, offrendo così un’efficace azione di contrasto alle attività illegali ed un’adeguata forma di tutela dell’autenticità dei prodotti.

Si ringrazia lo Studio legale De Tullio&Partners.

Fabiano DE LEONARDIS

Intellectual Property Unit